Un paziente su 5, tra quelli che ricorrono all’apparecchio ortodontico, ha 40 anni o più ed è, in grande maggioranza di sesso femminile.
Motivi estetici? Si, ma non solo. Sembra molto cresciuta, tra gli adulti, la consapevolezza che i problemi ortodontici come malposizionamento e malocclusioni possano favorire l’insorgere di patologie anche gravi.
Ma perché mettere un apparecchio a 47 anni? I denti accavallati, ‘affollati’ e la cattiva forma del morso – avvertono gli esperti – favoriscono l’insorgere delle malattie paradontali e gengivali, problemi che colpiscono il 40% della popolazione italiana. In questo 40% l’apparecchio può, come hanno dimostrato studi scientifici condotti recentemente, anche in fasi avanzate, migliorare la durata di tutte cure odontoiatriche nel tempo.
In caso di sostituzione di denti persi, spiegano sempre gli esperti, è bene intervenire proprio con l’ortodonzia per ripristinare gli equilibri ossei e tessutali e poi reintegrare i denti persi. In caso contrario è alto il rischio di perdere quanto ottenuto anche con le metodiche più avanzate, come l’innesto di osso e la chirurgia parodontale.
I processi patologici non si arrestano perché le problematiche di natura ortodontica comportano in sé un peggioramento della patologia.
Gli impianti dentali, per esempio, ancorati all’osso con una vite di titanio, non hanno il legamento parodontale e rischiano di cadere a causa della pressione sbagliata dell’osso.
Non a caso negli Stati Uniti prima di procedere all’implantologia viene effettuata una valutazione ortodontica.
A spingere verso l’uso dell’apparecchio sono anche i progressi tecnologici nel campo dell’ortodonzia.
I vistosi e scomodi apparecchi ortodontici del passato sono stati sostituiti da comodi e leggeri apparecchi che, in molti casi, sono praticamente invisibili.
Con l’apparecchio ortodontico invisibile non ci sono più gli imbarazzi ed i problemi della vita di relazione provocati dai vecchi apparecchi tradizionali. Questo fa si che anche gli adulti non si creino problemi nell’indossarli.
Inoltre, anche nei casi di utilizzo di apparecchi ortodontici “visibili” i tempi e le modalità di utilizzo, quindi della terapia ortodontica, sono sempre più compatibili con una normale vita di relazione.
Per capire meglio l’incidenza delle nuove tecnologie, le stime attuali dicono che le terapie ortodontiche destinate a risolvere problemi più di natura estetica che funzionale – che interessano l’80% dei casi – sono risolvibili ricorrendo all’uso degli apparecchi invisibili. Per il restante 20%, che riguarda casistiche più complesse e problematiche, è necessario intervenire con apparecchi più tradizionali ma, come detto, anche in questo caso grazie sopratutto ai progressi scientifici e tecnologici assolutamente compatibili con una normale vita di relazione.
Se volete saperne di più sugli apparecchi ortodontici per adulti non esitate a rivolgervi al nostro servizio di ortodonzia a Milano.