È già stato ampiamente dimostrato come il tabacco abbia effetti devastanti – anche – per i denti ed il cavo orale. I fumatori sono più esposti al rischio di gengiviti, parodontiti e le nitrosamine specifiche del tabacco sono responsabili dell’insorgenza dei tumori della bocca.
Altrettanto si sa dei danni provocati dal cosidetto fumo passivo, cioè quello che devono respirare i non fumatori che convivono con fumatori.
Oggi sono ancora gli Stati Uniti, che si confermano come paese guida nella lotta al tabagismo, a mettere in guardia contro i danni che il fumo passivo provoca ai bambini.
La novità è che è stato provato che respirare il fumo passivo mette in pericolo non solo la gola e i polmoni di adulti e bambini, ma fa aumentare per i più piccoli anche il rischio di carie.
È questo il risultato di uno studio del Center for Child Health Research dell’ Università di Rochester, nello Stato di New York, pubblicato sulla rivista ‘Journal of the American Medical Association’.
I ricercatori hanno studiato, per oltre 5 anni, 3500 bambini dai 4 agli 11 anni arrivando alla conclusione che almeno un quarto di loro si sarebbe salvato dalla carie se avesse vissuto in un ambiente ‘smoke-free’.
Contrariamente a quanto si crede, infatti, questo studio dimostra che non sono solo i dolci o le caramelle a danneggiare i denti dei bambini, ma un particolare batterio, a volte trasmesso da un bacio della mamma, che produce una sostanza acida in grado di corroderne la superficie.
E i denti ‘da latte’, spiegano i ricercatori,sono più vulnerabili di quelli degli adulti perché coperti da uno strato di smalto più sottile.
L’esposizione al fumo passivo limita la capacità dell’organismo di combattere le infezioni, e rende i bambini che lo respirano più suscettibili a tutta una serie di disturbi che vanno da raffreddore, otite e mal di gola, fino alle carie.
”Il rischio carie e’ solo un altro buon motivo – spiega l’autore dello studio, il pediatra Andrew Aligne – per il quale è necessario tenere lontani i bambini dal fumo passivo”.