Se aspettate un bambino e vi state sottoponendo agli esami di routine, sarà bene che vi facciate controllare anche i livelli di vitamina D.
Molte donne, probabilmente, già lo fanno visto che l’importanza della vitamina D per contrastare l’osteoporosi è ben conosciuta, ma oggi diventa importante avere giusti livelli di vitamina D anche per garantire la salute orale dei propri figli, fin dalla gravidanza.
Uno studio canadese pubblicato sulla rivista Pediatrics, indica infatti che bassi livelli di vitamina D nelle donne in gravidanza possono aumentare il rischio di sviluppare carie nei bambini.
Secondo il gruppo di ricerca dell’Università di Manitoba, che ha analizzato i livelli di vitamina D nelle donne in gravidanza durante il secondo e terzo trimestre e ha condotto test per vedere quale sarebbe stato l’impatto sulla salute orale dei propri figli, la carenza di vitamina D può causare demineralizzazione dello smalto, che si traduce direttamente in un aumento del rischio di carie.
Delle 207 donne sulle quali è stato effettuato lo studio, il 33% aveva bassi livelli di vitamina D.
Quasi il 60% dei bambini nati da queste mamme aveva problemi di demineralizzazione dello smalto e, nel 39% dei casi, addirittura di carie precoce.
Anche se al momento della nascita ai bambini non sono ancora spuntati i denti, lo smalto inizia a formarsi quando il feto è nel grembo materno e una carenza di vitamina D durante la gravidanza può avere un impatto negativo sulla salute orale di un bambino anche prima che i denti cominciano a spuntare.
La ricerca ha stabilito che i bambini nati da madri con livelli normali di vitamina D avevano significativamente meno probabilità di carie dentale.
I ricercatori hanno quindi sottolineato l’attenzione che le donne in gravidanza debbono avere per la loro dieta, introducendo alimenti ricchi di vitamina D.
Cos’è la vitamina D
La vitamina D, calciferolo, è importante per il funzionamento dell’apparato cardiovascolare ma, sopratutto, favorisce il trasporto del calcio nelle ossa e si assume in genere con l’esposizione ai raggi solari.
Secondo i medici l’assunzione di vitamina D non deve mai essere inferiore ai 75 mcg in tutti i periodi della vita.
Qual’è l’alimento più ricco di vitamina D? Il fungo shiitake, un alimento molto usato nella cucina giapponese, di cui la preferita è la variante secca.